Fut e Fue: le più importanti tecniche di trapianto di capelli

I centri tricologici più all’avanguardia impiegano due principali tecniche di trapianto: la FUT, ovvero il trapianto delle unità follicolari, e la FUE, che avviene tramite estrazione di unità follicolari. Entrambe garantiscono al paziente un risultato ottimale e la massima densità naturale. Scopriamole nel dettaglio!

Esistono varie soluzioni per risolvere il problema della calvizie, tra le più valide vanno senz’altro segnalate le tecniche di autotrapianto FUE e FUT. Esse consentono di ottenere un effetto del tutto naturale e si differenziano sostanzialmente per il diverso procedimento con cui vengono estratte le unità follicolari. È consigliatissimo richiedere una consulenza presso i laboratori CesareRagazzi, leader a livello nazionale nelle soluzioni per la calvizie.

Tecnica Fut: di cosa si tratta?

La tecnica Fut, denominata anche metodologia strip (ovvero striscia), è la procedura classica di autotrapianto. Essa consiste nel prelievo di una striscia di cuoio capelluto dalla parte superiore o laterale della cute (la cosiddetta “area donatrice”) che in seguito viene sottoposta a punti di sutura. Il prelievo della strip, lo ricordiamo, comporta una piccolissima cicatrice, la quale presenta una larghezza inferiore al millimetro. Dalla fascia di capelli prelevata, che viene suddivisa in micro-aree, vengono poi estratte le unità follicolari grazie all’aiuto di un microscopio ad hoc. I follicoli piliferi in un secondo momento vengono inseriti in una soluzione fisiologica e quindi  innestati nella zona diradata o calva (la cosiddetta area ricevente).

Questa tipologia di autotrapianto ha una durata di circa un paio di ore e non provoca dolori significativi. La Fut, lo ricordiamo, richiede una discreta esperienza da parte dell’equipe medica che andrà a eseguire il trapianto capelli.

Fue: di cosa si tratta?

La procedura Fue, che è un metodo minimamente invasivo, diversamente dalla Fut, non prevede che venga effettuata l’estrazione della strip,  in quanto si ha il prelievo diretto delle unità follicolari mediante il bunch; esse, in un secondo momento, saranno innestate nella area della nuca che si intende rinfoltire grazie a un efficace strumento di micro-chirurgia estetica ad alta precisione, denominato Trilix, e caratterizzato da una sottile punta cava (di appena un millimetro) che gira ad altissima velocità.

Questa metodologia rispetto alla precedente è senza ombra di dubbio meno traumatica, non richiede infatti la sutura dell’area da cui si prelevano i follicoli e non lascia cicatrici. Tuttavia essa richiede tempi più lunghi e non si adatta a tutti i tipi di capelli.

Ad ogni modo va rilevato che con entrambe le procedure non si rischiano rigetti i quanto i follicoli innestati sono stati prelevati dal paziente stesso.

Quando effettuare il trapianto capelli

Ma quando effettuare il trapianto capelli? Generalmente il trapianto capelli si consigli a coloro che presentano una zona con significativa rarefazione della capigliatura. Tuttavia questa soluzione è indicata a partire dai 25 anni di età, in quanto è il momento in cui la perdita dei capelli si è stabilizzata.