Le migliori lampade da esterno per il giardino

La distribuzione degli arredi di un giardino o di qualsiasi altro spazio all’aperto non può prescindere dalla valutazione delle caratteristiche dell’illuminazione per cui si decide di optare: la regia luminosa di un contesto green, così come di una veranda o di un balcone, merita di essere pianificata con un certo anticipo, tenendo conto anche della posizione di cespugli e piante. Per fare in modo che un ambiente outdoor incontri il gradimento di chi lo frequenta e vi viene accolto l’illuminazione costituisce un elemento molto importante: i corpi luminosi freestanding vanno collocati con cura e attenzione, sulla base di una programmazione che deve coinvolgere, allo stesso modo, le soluzioni destinate a essere integrate nelle pareti, nelle sedute, nei muretti o in altre strutture, sempre facendo i conti con il budget che si ha a disposizione.

L’importanza della verifica dal vivo

Un aspetto a cui pochi dedicano la giusta attenzione è la verifica dal vivo: si tratta di eseguire in notturna una prova che permetta di osservare la resa dell’illuminazione zona per zona, solo dopo che sono stati messi a dimora i vari elementi vegetali. Infatti, quel che sulla carta potrebbe dare una certa impressione nella realtà dei fatti potrebbe innescare sensazioni differenti. Per conoscere corpi illuminanti di valore e scoprire soluzioni originali e convenienti sul piano economico si può dare uno sguardo al catalogo di lampadari Bartalini che viene proposto sul sito lampadaribartalini.it: non mancano, ovviamente, le lampade da esterno.

I punti luce del giardino

In un giardino, è necessario pensare prima di tutto a delle luci radenti che consentano di illuminare a dovere il prato: si tratta di soluzioni che generano una luce orizzontale e che rivestono un ruolo di primo piano dal punto di vista della scenografia notturna. La porzione di manto erboso che si vuol mettere in risalto può essere evidenziata con fasci luminosi più o meno discreti. Per i grandi alberi, invece, si può pensare a una luce specifica, ma tenendosi alla larga dai fari di dimensioni eccessive puntati sulle fronte e sul tronco: una soluzione del genere, infatti, rischia di compromettere la sensazione di profondità, e al tempo stesso può far perdere un sacco di dettagli. Non solo: più i fari sono grandi e più l’inquinamento luminoso cresce, rendendo impossibile godersi il cielo stellato. Che cosa fare, dunque? Le soluzioni minimaliste sono sempre da prediligere, per la loro capacità di coniugare efficacia e raffinatezza: via libera a illuminazioni sottochioma che fanno della sobrietà il proprio tratto distintivo, tali da lambire parzialmente il fusto ponendo in luce – in senso metaforico e letterale – la maestosità degli alberi, la loro silhouette e la loro forma.

Le altre proposte per l’illuminazione

Un’altra proposta interessante per l’illuminazione di un giardino va individuata nei cosiddetti bollard, che corrispondono alle luci segna passo: sono quei dispositivi che vengono posizionati in corrispondenza dei camminamenti con l’obiettivo di rendere visibili le strade e i sentieri che devono essere percorsi senza che chi vi passa nei dintorni ne risulti abbagliato. Infine, vale la pena di mettere alla prova gli illuminatori per bordure, che fanno sì che la luce resti la protagonista di un giardino ben arredato: per riuscirci, essa deve essere prodotta da diverse sorgenti, purché coniugate in modo saggio. Il suggerimento è quello di far restare invisibili i corpi illuminanti, per un effetto ancora migliore.