Recupero dati pen drive: accortezze da seguire

Il mondo lavorativo è cambiato quasi al passo con la tecnologia e tante sono le persone che si spostano per lavoro e che affidano molti documenti importanti a una chiavetta USB, basti pensare ai lavoratori in mobilità. Frequente è anche il caso di studenti che salvano la propria tesi in una pen drive, considerata anche l’elevata quantità di memoria che raggiungono. Tuttavia, questi piccoli supporti fisici sono molto comodi quanto instabili dal punto di vista dei dati. Le loro dimensioni infatti li rendono suscettibili a danni per cadute e urti accidentali, oppure, vista la natura, per sbalzi di tensione durante il collegamento col PC. Per non parlare del fatto che, proprio per il fatto di passare da un pc a un altro, sono il principale veicolo di trasmissione di virus e malware.

Quindi, se si salva qualcosa di importante su questi supporti, per evitare una perdita di informazioni e il successivo recupero dati pen drive, è bene usare un po’ d’accortezza:

  • Tenere il supporto lontano da fonti di calore e alte temperature (ad esempio nell’automobile d’estate);
  • Attenzione a botte o cadute accidentali, anche se sono resistenti, il rischio di rottura è sempre presente;
  • Non perdere il tappo di protezione: umidità e polvere potrebbe infiltrarsi nella pen drive;
  • Rimuovere sempre l’hardware con la giusta procedura e sempre quando il dispositivo non sta lavorando.

Ma anche con tutte le accortezze, la perdita di dati è molto frequente su questi supporti.

 Come recupero i dati dalla pen drive?

Questa è una delle domande più frequenti che chi lavora nel mondo del recupero dati si sente rivolgere. I consigli che gli esperti danno, nel caso dovesse verificarsi una perdita di dati o una rottura del dispositivo sono i seguenti:

  1. Mantenere la calma, spegnere il PC e disconnettere la pen drive. Non forzarne il funzionamento perché potrebbe causare danni peggiori o, addirittura, rendere impossibile il recupero dati a causa di una sovrascrittura o rottura di parti meccaniche del dispositivo.
  2. Evitare i software gratuiti di internet. Spesso e volentieri sono forieri di virus e malware, infettando in questo modo anche il PC e peggiorando ulteriormente la situazione e rischiando di perdere dati definitivamente.
  3. Tentare di identificare la situazione che ha causato la perdita dei dati per potersi informare su cosa fare e non fare per non perdere definitivamente i dati. Queste informazioni saranno importanti anche per chi dovrà effettuare il recupero dati pen drive.
  4. Il processo di recupero dati è un lavoro che si realizza con team, infrastrutture e metodologie specializzate. Meglio scegliere degli specialisti che non affidarsi a programmi di dubbia provenienza o ad amici “smanettoni”.

Ovviamente, il tipo di rottura dell’hardware può modificare di molto tempi e metodi di recupero dati: un conto, ad esempio, è che si sia danneggiata la plastica della pen drive, altro sono i componenti elettrici. In ogni caso, quando nelle pen drive ci sono documenti davvero importanti, è sempre bene avere una copia di sicurezza salvata in qualche altro dispositivo. Così da riuscire ad evitare, almeno in parte, un disastro totale.