Quando conviene usare un relè passo-passo?

Sono passati quasi 200 anni da quando il primo relè fu inventato e, in 2 secoli ci sono state molte evoluzioni. Sul mercato oggi esistono molti modelli e, quello che andremo a vedere in questa guida è il relè passo-passo inventato solo negli anni ’50.

Prima di parlare di questo modello particolare, cerchiamo di capire brevemente che cos’è e a cosa serve un relè. Come abbiamo detto esistono molti modelli quindi le applicazioni possono essere veramente tante ma, in generale un relè funziona come una sorta di interruttore che può decidere se fare passare o meno la corrente elettrica.

Nel caso vogliate saperne di più vi consigliamo di visitare il Blog di CMT, in particolare nelle pagine dove viene mostrato il funzionamento dei modelli più diffusi sul mercato.

Come funziona un relè passo-passo?

Anche il relè passo-passo permette o interrompe il passaggio della corrente elettrica ma, rispetto al modello più semplice, questa versione ha al suo interno una ruota che cambia posizione ad ogni impulso.

Questo introduce 2 grandi cambiamenti. Innanzitutto, grazie alle uscite multiple, possono essere collegati più dispositivi poi, visto che funziona in base a degli impulsi e non con un flusso costante, tutto il sistema ha bisogno di meno corrente elettrica.

Insomma per dirlo in parole povere un relè passo-passo accende o spegne i dispositivi a cui è collegato, ogni volta che riceve un impulso elettrico.

Uno dei metodi più semplici per usare i relè passo-passo è quello di collegare in uscita una o più lampadine e, in ingresso alcuni pulsanti in modo che ad ogni pressione del pulsante la lampadina si accende o si spegne. Questo è il metodo classico usato in molte abitazioni dove una luce può essere accesa e spenta da più interruttori presenti nella stanza.

Ovviamente esistono diversi modelli di relè passo-passo che differiscono principalmente in base alla tensione di lavoro e al numero di contatti disponibili.

Quali sono i suoi vantaggi?

Quello forse più interessante riguarda il risparmio energetico. In pratica il relè permette di centralizzare l’accensione e lo spegnimento dei dispositivi elettrici. Quindi non è più necessario avere un flusso costante di corrente su tutto il sistema elettrico ma, i vari pulsanti (o interruttori) servono solo per inviare un impulso. Questo ovviamente permette un importante risparmio di energia.

I Relè passo-passo, inoltre sono molto usati perché servono anche a preservare i dispositivi elettrici. Infatti nel caso in cui un pulsante dovesse mandare degli impulsi irregolari, il relè può funzionare come una sorta di “filtro” ed evitare la rottura del dispositivo.

Altro vantaggio molto utile dei relè passo-passo è dovuto al fatto che possono essere comandati a distanza e questo, ovviamente, comporta un enorme vantaggio in termini di comodità. Infine con l’ausilio di alcuni semplici dispositivi, come un orologio digitale, possono essere programmati in modo da automatizzare il più possibile tutta la gestione del sistema elettrico.

Le applicazioni più diffuse

Se finora abbiamo cercato di capire cosa sono, come funzionano e che vantaggi hanno i relè passo-passo, adesso diamo uno sguardo alle applicazioni più diffuse. Potrebbe sorprendervi quanto questi piccoli componenti elettrici siano presenti nella nostra vita nascosti in molti sistemi.

L’uso forse più comune dei relè passo-passo è probabilmente legato al controllo degli impianti di illuminazione. Per esempio l’accensione e lo spegnimento delle lampadine di un’abitazione, ma anche di un capannone industriale, può avvenire attraverso diversi interruttori o pulsanti. In quel caso, vengono usati spesso dei relè passo-passo perché permettono di evitare l’uso di costosi invertitori o deviatori.

Anche gli uffici, o le industrie che usano molti dispositivi elettrici, possono avere grandi benefici da questi componenti. Infatti possono essere usati per gestire l’accensione e lo spegnimento di qualsiasi dispositivo collegato alla rete elettrica come fotocopiatrici, computer, stampanti, ecc.

Questo permette all’azienda, per esempio, di evitare che venga azionato qualche dispositivo dopo l’orario di chiusura e magari automatizzare, il tutto proprio grazie al collegamento con un orologio digitale.

Infine, un’applicazione piuttosto recente è legata alla domotica. Se collegati insieme ad altri componenti possono essere molto utili per l’automazione delle abitazioni.