La soddisfazione di Enza Bruno Bossio per una misura (finalmente) meridionalista.

Approvato in Senato il 9 marzo scorso, il decreto per il sostegno al reddito minimo è giunto – ed era ora – anche in Italia. A darne notizia Enza Bruno Bossio, parlamentare del partito Democratico che ha espresso la propria soddisfazione per un disegno di legge delega che darà diritto alle persone meno abbienti di ricevere fino a 490 euro al mese a partire dal 1° gennaio 2018.
I destinatari del provvedimento saranno inizialmente famiglie con a carico figli minori, disabili e disoccupati over 50 che possiedono un reddito annuo non superiore ai 6.000 euro annui.

La misura nazionale in questione, anche denominata Reddito di Inclusione, ha previsto circa 1,7 miliardi per far fronte all’emergenza povertà e disoccupazione. A detta della Dott.ssa Enza Bruno Bossio, l’introduzione di questo istituto può rappresentare il primo passo verso una riforma del sistema degli ammortizzatori sociali italiani. Si tratta di un gesto concreto per aiutare tutti quelli che molto spesso vengono ignorati dalle istituzioni, per garantire a tutti – o quasi – il diritto ad un’esistenza dignitosa.

Come indicato dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti, lo strumento verrà naturalmente applicato in tutte le città e l‘obiettivo da perseguire è quello di riuscire ad investire una cifra tale da poter soddisfare la potenziale domanda di sostegno proveniente da quella parte di società civile che vive in condizioni di disagio.

Vi è da precisare che la misura non è compatibile con:

  • la contemporanea fruizione, da parte di qualsiasi componente del nucleo familiare, di altri ammortizzatori per la disoccupazione involontaria;
  • l’acquisto di mezzi come automobili, moto e barche nei due anni precedenti la richiesta.

Il ReI, ottenibile mediante una dichiarazione a fine ISEE precompilata, sarà concesso per un periodo continuativo non superiore ai 18 mesi; inoltre, affinché si possa chiedere nuovamente, è necessario che trascorrano almeno 6 mesi dall’ultima erogazione.

Enza Bruno Bossio

Non deve assolutamente sfuggire la ricaduta positiva che questo provvedimento potrà avere sul Mezzogiorno e sulla regione calabrese in particolar modo. “Quella approvata ieri è una misura meridionalista dal momento che parte considerevole della platea dei potenziali beneficiari è collocata prevalentemente in Calabria e nelle altre regioni del sud del Paese”. Sono queste le parole più significative della stessa Enza Bruno Bossio che ha voluto sottolineare come il progetto non possa fare altro che promuovere l’inclusione sociale e la realizzazione di politiche del lavoro efficaci, soprattutto per chi il lavoro l’ha perso o non l’ha mai avuto. Forse la strada intrapresa è quella giusta. Non resta che continuare così.