Fotografia di ballo: è solo un mezzo per un fine?

La fotografia, un mezzo potentissimo per catturare un ricordo, un momento, una scintilla, un movimento. La fotografia, qualcosa di estremamente preciso e dettagliato per imprimere un’istante sulla retina dell’obiettivo, così come sulla retina dei nostri occhi si imprime la luce in ogni istante della nostra vita. 

E un movimento velocissimo, un salto nell’aria, uno slancio, un impeto, come lo si imprime sull’obiettivo nel modo giusto? E un ballerino, l’incarnazione del movimento e della leggiadria, della forza e dell’armonia, come lo si ritrae in una fotografia, che riesca a comunicare tutto ciò che per lui è la danza? A volte ci capita di vedere meravigliosi scatti che sembrano quasi vivi, con i ballerini impegnati in movimenti che sfidano le leggi della gravità e della fisica, sospesi nell’aria o fermi in una posa che mostri tutto ciò di cui sono capaci. 

Il corpo di un ballerino è una tela bianca, sulla quale la danza disegna con tutti i colori a sua disposizione un meraviglioso dipinto. 

E quindi, vediamo subito come un oggetto inanimato come una fotografia di ballo, possa dare letteralmente vita a milioni di sensazioni diverse, dando di nuovo vita ad un movimento. 

Fotografia di ballo: l’ambientazione

Ebbene sì, il setting diventa fondamentale per una fotografia di ballo fatta nel modo giusto. Bisogna raccontare una storia, cercare di comunicare quanto più possibile. Sostanzialmente dividiamo due tipi di foto: le foto in studio e quelle en plein air, all’aperto. In studio un fondale neutro, davanti al quale si posizionerà il ballerino (o i ballerini, se si tratta di foto di coppia). Avremo foto in posa, avremo tempo da dedicare al singolo movimento, possiamo pensare di più a come posizionare e giocarci il fondale, per contrastare la figura. 

All’aria aperta, invece, avremo un tipo di fotografia (o perché no, montaggio video) completamente diversa. Prima di tutto godremo della luce naturale, cosa impossibile da ottenere coi flash e le luci, ma soprattutto possiamo avere l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda i setting. Avremo foto dinamiche, in coreografia, giocheremo con i vari elementi che i dintorni ci mettono a disposizione e si organizzeranno dei set ad hoc. 

Fotografia di ballo: l’emozione

Comunicare l’emozione non è una delle cose più facili nell’arte della fotografia, in particolare in fotografia di ballo. Non basterà sorridere all’obiettivo, ma bisognerà cogliere l’espressività che ogni movimento conferisce al ballerino, la dinamicità che comunicherà forza e disciplina, la precisione, che darà la pulizia dei movimenti e, ovviamente, le espressioni facciali, che mostreranno la concentrazione del danzante. Click, e il gioco è fatto, una fotografia sulle migliaia scattate riesce nel suo scopo. 

Fotografia di ballo: e in gara?

Le gare prevedono esibizioni ad alta concentrazione, ma soprattutto molte volte ad alta velocità ed insieme ad altre decine di coppie o ballerini. Il fotografo, in quel caso, dovrà fare del suo meglio per immortalare la coppia o il ballerino durante il momento clou della coreografia e realizzare uno scatto di un perfetto connubio tra coordinazione ed espressività

Come abbiamo visto, fare fotografia di ballo non è semplice, e noi abbiamo elencato solo pochi degli aspetti che la riguardano. C’è molto di più dietro a questo spettacolare mondo della danza, e non resta che scoprirlo iscrivendosi ad uno dei numerosi corsi di ballo che stanno nascendo o che sono già avviati: uno tra tutti quello del maestro Ivano Esposito che propone una varietà di videocorsi dedicati a tutte le fasce di apprendimento. 

Provare per credere!