Perché la terra trema

La terra si muove continuamente e questo è un dato di fatto, ma tremando produce i cosiddetti terremoti o bradisismi che procurano tante distruzioni e cataclismi. In effetti, un sisma si forma di solito quando le placche collidono l’una contro l’altra provocando una frattura denominata faglia. Basti pensare a quella grande e famosa di Sant’Andrea in California, lunga ben 1300 km. Ma questo enorme spostamento provoca anche energia, che viene espressa in onde sismiche. Le stesse, viaggiano all’interno della terra, da un punto preciso fino all’ipocentro, dando vita al terremoto.

Scosse minori

Il nostro quesito però ci pone di fronte allo studio del motivo che scatena un sisma. Quindi, cercando di capire il perché si verificano i terremoti, bisogna prima conoscere anche le scosse minori o foreshocks che precedono un grosso terremoto (mainshock), oppure che lo seguono come gli aftershocks di assestamento. Questi lievi terremoti si creano nello stesso posto e in relazione alla dimensione del terremoto principale possono durare anche per settimane o addirittura per anni.

Come si formano i terremoti

Per capire, almeno a larghe linee, come si sviluppa un terremoto bisogna conoscere a priori i 4 strati in cui è formata la terra, e cioè: il nucleo interno ed esterno, il mantello ed infine la crosta. Quindi, possiamo affermare con certezza che il nostro pianeta è come ricoperto da una pelle sottile chiamata crosta o meglio la zona sopra al mantello. Questa crosta è formata da tanti pezzi, come in un puzzle, che si muovono adagio adagio e a volte cozzano fra di loro. I pezzi della crosta terrestre verranno chiamati placche tettoniche, che sono delimitate da dei bordi dove si creano di solito i terremoti. Le placche galleggiano nella parte inferiore del mantello, ma non vanno nella medesima direzione, e quindi si potrebbero scontrare oppure correre insieme o magari allontanarsi.

Ecco allora cosa può capitare

Alcune placche potrebbero rimanere bloccate tra di loro, mentre tutto il resto intorno procede nel suo movimento. Tuttavia, quando una di loro si sposta lontano e i suoi bordi si staccano dalla faglia si ottiene un movimento brusco che produce il terremoto. Siamo di fronte, in questo caso, alla tettonica delle placche.

Così la nostra terra trema

Partendo da alcune placche attaccate insieme mentre il resto è in movimento, si sprigiona un’energia che si conserva e potrebbe far scivolare questi blocchi uno sopra l’altro. Ma nel momento del terremoto descritto prima la stessa energia viene rilascia verso l’esterno come onde sismiche che arrivano fino in superficie, e così la terra trema.

Come prevedere i terremoti

E’ molto difficile prevedere i terremoti nonostante gli studi e le numerosissime prove eseguite dagli scienziati e dai tecnici. E’ possibile però sapere in anticipo che si verificherà un terremoto in futuro, ma non si riesce a conoscere il momento esatto di quando accadrà.
A questo proposito, il modo di dire “c’è aria da terremoto“ quando il clima è caldo umido in certi periodi dell’anno inusuali, non è stata considerata una condizione utile, cioè non ha avuto un riscontro scientifico. Anche gli animali si comportano stranamente prima del sisma, ma sono atteggiamenti che non possono essere accettati come previsioni.