Assicurare i veicoli commerciali: cosa c’è da sapere

Nell’ultimo periodo si parla sempre più dell’assicurazione per i veicoli commerciali. Eppure, si fa molta confusione in merito. Cerchiamo di dissipare tutti i dubbi.

Assicurazione per veicoli commerciali: cos’è?

L’RCA per veicoli commerciali viene stipulata per mezzi come furgoni e autocarri. In generale essa serve per assicurare tutti i veicoli commerciali, purché il peso complessivo massimo del veicolo non superi le 3,5 tonnellate. Tuttavia, esistono delle compagnie assicurative che nel tempo hanno ulteriormente esteso questo limite: attualmente, infatti, si possono sottoscrivere dei contratti assicurativi per veicoli commerciali con il peso massimo non superiore a 7 tonnellate. 

Diversamente rispetto a quanto accade con la semplice RCA auto, l’assicurazione per i veicoli commerciali viene stipulata basandosi sul peso del veicolo e non sulla sua cilindrata. Affinché si possa stipulare un contratto di assicurazione per veicoli commerciali è necessario che il veicolo oggetto della polizza venga usato per svolgere l’attività lavorativa. Dalla categoria dei veicoli commerciali vengono a priori esclusi i camper, per esempio, in quanto si suppone che non si possano usare per fini lavorativi.

Il funzionamento della polizza RCA per i veicoli commerciali è del tutto uguale all’assicurazione per le auto. La forma tariffaria è quella che prevede dei bonus o dei malus a seconda del comportamento dell’assicurato. Qualora il veicolo coperto causasse un sinistro stradale, il premio aumenterebbe. Di contro, la maggior parte delle aziende assicurative premia la buona condotta diminuendo il premio nel caso in cui il conducente non abbia avuto alcun incidente.

Anche se le polizze assicurative per veicoli commerciali hanno un funzionamento diverso rispetto a quello delle assicurazioni stipulate per coprire i danni ai veicoli appartenenti alla categoria delle auto, moto, veicoli storici o natanti, esattamente come per le altre polizze ci si può affidare alle assicurazioni online per trovare molte offerte e risparmiare sul premio assicurativo. Per esempio, è possibile trovare l’assicurazione per veicoli commerciali su Assicurazione.it.

Caratteristiche dell’assicurazione per veicoli commerciali

Nei contratti per i veicoli commerciali non è previsto alcun tipo di franchigia assicurativa. Quest’ultima non viene imposta né nei limiti del capitale assicurato, né in quelli dei massimali prestabiliti. I massimali – ovvero gli importi che l’assicurazione paga nel caso di sinistro – variano a seconda della classe di merito dell’assicurato. Un discorso simile vale anche per il capitale assicurato, che dipende dall’entità del premio. 

Tutti i danni che superano il massimale, oppure il capitale assicurato, restano a carico del cliente. Tale somma viene chiamata “scoperto”. Per esempio, qualora il capitale assicurato fosse pari a 50 mila euro e il danno fosse di 60 mila euro, i 10 mila euro di differenza resterebbero a carico dell’assicurato. In alcuni casi, all’interno del contratto, potrebbe essere inserita una percentuale invece di una somma precisa. Per esempio, lo scoperto potrebbe essere del 10%: in tal caso, qualora il danno fosse di 50 mila euro, 45 mila li coprirebbe l’azienda assicurativa, mentre il restante 10% (pari a 5 mila euro) li dovrebbe pagare l’assicurato. 

Oltretutto, l’assicurazione può anche includere un valore minimo, al di sotto del quale, non viene garantita nessuna copertura al cliente. Per esempio, tale somma potrebbe essere imposta a 1.500 euro. Qualora, per riparare il danno, servissero 1.250 euro, il cliente dovrà pagarli di tasca sua. Se la percentuale di scoperto fosse pari a un importo inferiore al minimo scoperto, l’indennizzo che verrebbe riconosciuto al cliente sarebbe pari al valore minimo dello scoperto. D’altro canto, nel caso in cui il danno da percentuale fosse superiore al valore minimo dello scoperto, l’indennizzo sarebbe pari al valore del danno detratto dalla percentuale dello scoperto.

Nei contratti assicurativi per i veicoli commerciali bisogna valutare anche ciò che concerne la franchigia. Si parla di franchigia quando s’intende la parte del danno che sarà detratta dall’indennizzo riconosciuto. Per i veicoli commerciali serve analizzare soprattutto le percentuali di franchigia associate alla clausola Garanzia Infortuni del Conducente. Le franchigie, gli scoperti e i minimi/massimi si possono applicare non solo al contratto assicurativo di base, ma anche alle eventuali clausole extra. Tali opzioni devono essere specificate nel contratto preventivo della polizza.

Quali danni copre un’assicurazione veicoli commerciali?

Esiste una grande confusione anche in merito ai danni coperti dalla polizza per i veicoli commerciali. Cerchiamo, quindi, di chiarire un po’ le idee.

L’assicurazione per i veicoli commerciali finanzia la riparazione dei danni che il veicolo assicurato ha causato a terzi. Vengono coperti i danni al veicolo commerciale stesso in seguito a eventi come il furto o l’incendio. L’assicurazione ripaga l’infortunio del conducente in seguito a un incidente stradale. Ai clienti viene offerta la garanzia di protezione della patente e, in alcuni casi, persino l’assistenza stradale.

Quali danni non copre un’assicurazione per i veicoli commerciali?

Nell’assicurazione RCA veicoli commerciali non vengono compresi i danni causati dal coniuge dell’assicurato, dai suoi figli, dagli eventuali affiliati o parenti (fino al 3° grado), nonché dai soci che utilizzano i veicoli commerciali. Talvolta l’assicurazione non copre i danni al conducente, al proprietario oppure al locatario del furgone.

Clausole extra dell’RCA veicoli commerciali

Volendo, il cliente può includere nel contratto assicurativo una serie di polizze extra. I contratti assicurativi di base sono tutti personalizzabili con delle tutele aggiuntive. Tra le clausole accessorie spiccano gli infortuni al guidatore, la tutela legale per il conducente, la polizza per la protezione della patente e i già citati servizi di assistenza stradale, che non sempre rientrano nella formula assicurativa di base della polizza per i veicoli commerciali. Tra gli stessi, per esempio, bisogna ricordarsi dell’assistenza di un’officina mobile oppure il recupero del veicolo fuori strada.

Tra le voci aggiuntive, che potrebbero far levitare il premio da pagare, troviamo il montaggio-smontaggio delle catene da neve, il servizio di taxi nel caso di bisogno, la copertura delle spese d’albergo, il trasferimento della merce, l’accompagnamento dei minori, spese per la rimozione dell’auto, la copertura per i danni diretti al veicolo. La polizza Kasko è facoltativa: permette ai clienti di ottenere il rimborso indipendentemente dalla responsabilità. 

In alcuni casi le compagnie assicurative potrebbero subordinare l’acquisto di alcune garanzie rendendole di fatto obbligatorie nel caso venissero sottoscritte delle clausole di livello superiore. Per esempio, la clausola per l’assistenza stradale potrebbe essere sottoscritta unicamente qualora venisse stipulata anche l’assicurazione furto e incendio oppure la sua attivazione potrebbe essere una conseguenza della sottoscrizione della garanzia di assistenza stradale.

Formule dell’assicurazione per i veicoli commerciali

Nella maggior parte dei casi, questa polizza viene proposta all’attenzione dei clienti in due modalità diverse: la Guida Libera e la Guida Esperta. La Guida Esperta prevede che a guidare il veicolo commerciale siano unicamente persone con più di 23 anni di età, che abbiano la patente da almeno 2 anni. La modalità Guida Libera è più flessibile: il veicolo potrà essere guidato da chiunque abbia la patente da almeno 2 anni.
Inoltre, per i veicoli commerciali, così come per tutti gli altri veicoli, si possono sottoscrivere delle polizze temporanee: solo in determinati periodi dell’anno, a condizioni molto vantaggiose.

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