Gemmoterapia: una bufala, placebo o veramente efficace?

La gemmoterapia appartiene al mondo delle “medicine alternative”. Indica una serie di trattamenti – che possono essere proposti per trattare una malattia, una disfunzione o un problema psicologico – basati sulle proprietà delle gemme. Per gemme si intende pietre preziose o semplicemente “ornamentali”, come il quarzo, la pirite, l’ossidiana, il diaspro, il turchese, l’occhio di tigre o la malachite ecc. Si parte dal presupposto che ogni pietra abbia le proprie caratteristiche terapeutiche.

Per entrare più nello specifico per esempio, l’agata rossa dovrebbe aiutare ad aumentare la forza e l’energia. Invece l’onice nera dovrebbe influire sugli aspetti spirituali, mentre l’ametista viene proposta per concentrarsi meglio e aiuterebbe a meditare. Poi ci sono pietre come lo smeraldo che avrebbe capacità di migliorare la vista, o l’ambra che aiuta nelle malattie dermatologiche, nelle eruzioni cutanee o anche nelle malattie dei polmoni e la respirazione. Ovviamente qui si scientifico non c’è nulla.

Ma allora perché esiste la gemmoterapia? Non esistono ad oggi risposte o spiegazioni, né alcun esperimento. Quello che possiamo quindi dimostrare è l’effetto di rilassamento. Che sia placebo o meno, l’importante è che il nostro paziente stia bene. Se ha deciso che portare con sé della giada, perché ne sente le proprietà, buon per lui. Questo è il pensiero irrazionale, non scientifico e un po’ magico che accompagna il mondo delle pietre da secoli.

Pensiamo agli egizi e ai loro amuleti. Ci sono tuttavia diversi massaggiatori professionisti – che hanno frequentato rinomate scuole massaggio riconosciute e hanno fatto molta formazione in ambito di massaggio terapeutico – che usano le pietre. Per esempio la pietra calda lavica che si usa sfruttando il calore in combinazione con delle tecniche di manipolazione, per rilassare i muscoli contratti, alleviare il dolore. Al contrario, nel massaggio con pietre fredde vengono usati particolari tipi di quarzo. Questi, raffreddati vengono usati per coloro che soffrono di fragilità capillare, posizionandoli in punti strategici nel corpo del paziente.

All’interno delle discipline olistiche, questa tecniche servono anche per migliorare il flusso di energia all’interno del corpo. Se pensiamo che si tramanda da generazioni di indiani d’America l’uso delle pietre per la salute, possiamo anche credere che – nonostante non ci siano prove scientifiche della loro efficacia – di cento male non fanno. Secondo la filosofia indiana ci sono dei punti di forza in posti ben precisi del nostro corpo. Questi corrispondono a determinati organi e alle loro conseguenti finzioni. Per tornare ad avere benessere psicofisico, serve mantenere l’equilibrio tra queste forze. Il massaggio con le pietre mira, appunto, a questo equilibrio. Inoltre, quando siamo nelle mani di un massaggiatore esperto e certificato, sarà lui a guidarci verso la risoluzione che usi o no le pietre, che noi ci crediamo o no!