L’antica arte del Prosecco
L’origine del vino bianco Prosecco DOC o DOCG è legata alle caratteristiche dei microsistemi dei Colli Asolani e del Valdobbiadene, non replicabili in altre zone d’Italia. Ciò segna una netta differenza con lo Spumante che può essere prodotto ovunque ed in qualsiasi condizione. Se è vero che lo Spumante abbia assunto caratura nazionale, il Prosecco DOC continua ad essere una specialità, al confine tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Qui, il Prosecco è nato, ha conseguito la maturità e continua ad essere prodotto con una passione e una dedizione costante. I processi produttivi possono subire piccole modifiche nel tempo ma, al centro dei programmi aziendali, resta l’amore per il territorio e per i pregiati doni concessi da Madre Natura.
Una consapevolezza antica che si tramanda ancora di generazione in generazione, di padre in figlio. La secolare storia del vino bianco DOC del Valdobbiadene ha inizio nel XVI secolo in un piccolo comune friulano. Qui, per la prima volta, allo spumante è dato l’appellativo di Prosecco, tenendo a mente il luogo di produzione ossia Castello di Prosecco.
Da allora, le tipologie di vino bianco sono più che raddoppiate ed è possibile acquistarle non solo presso botteghe e negozi fisici, ma anche in siti online specifici, dove fra l’altro è possibile acquistare il prosecco in offerta o comunque a prezzi vantaggiosi. Detto ciò, è doverosa una parentesi circa le tipologie di Prosecco esistenti.
Le tipologie di Prosecco esistenti: una soluzione per ciascuna evenienza
A dispetto dei tradizionalisti, convinti dell’ammissibilità del solo Prosecco spumante, chi scrive ritiene che il proliferare di varie sottocategorie sia un bene per l’immagine del vino bianco friulano e per i consumatori. Oggigiorno, il classico Prosecco spumante, dall’effervescenza costante e dal contenuto zuccherino che varia da marchio a marchio, condivide il mercato con il Prosecco frizzante e con il Prosecco tranquillo.
Il Prosecco spumante ed il Prosecco frizzante paiono i più adatti nel festeggiare eventi e cerimonie. Briosi e scoppiettanti, questi vini DOC o DOCG infondono un senso di allegria, gioia e felicità e la voglia di far festa fino alle prime luci del mattino.
Le sottili differenze tra i due tipi menzionati riguardano l’effervescenza ed il perlage, entrambi di breve durata nel Prosecco frizzante. Prima di chiudere la parentesi sulle tipologie di Prosecco esistenti, non possono mancare alcune osservazioni a proposito dell’utilità del Prosecco tranquillo. In quanto privo di effervescenza e più dolce dei modelli sopra menzionati, il Prosecco tranquillo viene utilizzato soprattutto per accompagnare cenette romantiche o pranzi domenicali con grandissimo piacere.
Cosa rende speciale il Prosecco? L’uva raccolta
Molto spesso, gli internauti chiedono che cosa renda il Prosecco unico ed inimitabile. Per trovare la risposta al quesito, c’è bisogno di uno slow tour tra i vitigni dei Colli Asolani e di quel lembo compreso tra Conegliano e Valdobbiadene.
A destra e a sinistra delle vostre spalle, spunta, come per magia, una gemma color giallo – oro. Si tratta della famigerata uva del Glera. Più da vicino, durante i mesi di raccolta, noterete grappoli giganteschi e un acino che brilla ininterrottamente. Tutt’intorno, la sensazione è di un incredibile senso di pace e di quiete.