La videosorveglianza nel nostro Paese

Il mercato della videosorveglianza in Italia vanta ampi margini di miglioramento: si tratta, infatti, di un settore potenzialmente molto dinamico, a dispetto delle previsioni di IHS che ipotizzano crescite contenute nel nostro Paese. La qualità dei servizi e dei prodotti offerti può essere considerata uno degli aspetti più importanti per il futuro, insieme con la necessità di costruire una relazione tra clienti e produttori all’insegna della fiducia e alla politica di canale consistente. I clienti che ricercano gli impianti di videosorveglianza hanno bisogno di garantire una maggiore sicurezza per il luogo in cui vivono o in cui lavorano: per soddisfare le loro esigenze, il mercato propone una vasta varietà di prodotti hardware differenti, che possono essere integrati in soluzioni end-to-end.

Per questo motivo non si parla più solo di videosorveglianza, ma si chiama in causa un concetto molto più vasto, che è quello di physical security, connesso al controllo perimetrale effettuato con il supporto della tecnologia temica, ma anche ai video-citofoni IP, al controllo degli accessi e a prodotti audio complementari ai sistemi. La gestione di ogni elemento è garantita da una piattaforma software aperta, ma anche da algoritmi intelligenti deputati al soddisfacimento delle varie richieste.

Le tendenze tecnologiche

Che si parli di kit videosorveglianza da installare in autonomia o di impianti che presuppongono l’intervento di un esperto, si prevede che nel prossimo futuro il fenomeno che è stato definito come “race to the bottom”, e che consiste in un sostanziale abbattimento dei prezzi, non costituirà più la tendenza più importante che contraddistinguerà il settore della videosorveglianza. Piuttosto, gli addetti ai lavori saranno impegnati nel provare ad aumentare la sicurezza delle reti aziendali, per esempio tramite un incremento della protezione dei dispositivi, senza per questo compromettere la semplicità di accesso alle reti da parte degli utenti. Non è un caso che negli ultimi tempi si parli sempre più spesso di cybersecurity.

I video analytics, il machine learning e la Vaas

Nei prossimi mesi i video analytics troveranno applicazione in molti settori: la business intelligence nel mondo retail, per esempio, ma anche il controllo perimetrale associato alla tecnologia termica, senza dimenticare il controllo del traffico nel contesto dello sviluppo delle smart city. Ancora non sono pronte, invece, le tecnologie di machine learning e di deep learning, almeno per ciò che concerne il campo della videosorveglianza. Sotto il profilo della qualità delle immagini, d’altro canto, acquisirà un rilievo sempre maggiore la risoluzione 4K, anche in riferimento alla smart compression. E non è finita qui, poiché tra i trend tecnologici vale la pena di inserire la Vaas, acronimo di Videosurveillance As A Service: si tratta di una soluzione su cui le attese sono molto elevate.

Questo, dunque, è il 2018 che ci aspetta, almeno dal punto di vista degli sviluppi della videosorveglianza. Gli scenari di mercato lasciano immaginare un contesto che mette a disposizione opportunità consistenti e significative, in modo particolare per le aziende e per le imprese che si affidano a strategie chiare e ben definite, non solo sul breve periodo ma anche e soprattutto sul medio e lungo termine, così da individuare nel valore uno dei punti di forza su cui costruire il proprio business, la propria mission e il proprio modus operandi.