Ghostwriter, una figura dalle mille sfaccettature

Rinunciare alla paternità del proprio lavoro dopo averci investito tante energie è difficile per qualsiasi scrittore, ma non per un ghostwriter. Il suo mestiere consiste infatti nel realizzare per terze persone degli elaborati, rinunciando al diritto d’autore su di essi. È una vera e propria ombra, che c’è ma non si vede, e sa mimetizzarsi grazie alla sua capacità di immedesimarsi nella persona per cui dovrà scrivere, cercando di guardare il mondo con i suoi occhi, apportando allo stesso tempo dei miglioramenti all’opera. 

Con l’avvento del digitale, molti confondono la figura del ghostwriter con quella del copywriter: per quanto entrambi i ruoli derivino da studi umanistici, e per svolgerli serva una buona conoscenza sintattica e grammaticale, nonché una spiccata creatività, non sono intercambiabili.
Fuori dal contesto di Internet il ghostwriter è a tutti gli effetti uno scrittore – anche se non detiene i diritti d’autore su ciò che realizza – chiamato a operare nei casi in cui un soggetto non abbia la capacità di continuare un proprio testo, che sia per un blocco o per scarsa fluidità nella scrittura. Nell’ambito del web invece le figure di copywriter e ghostwriter tendono a sovrapporsi, purché quest’ultimo conosca la scrittura SEO e sappia usare specifici tool. 

Le qualità del ghostwriter

Per cimentarsi nell’arte della “scrittura fantasma” è necessario possedere una cultura molto ampia, oltre a saper padroneggiare la sintassi e la grammatica. La poliedricità è un requisito indispensabile per un ghostwriter: dovrà essere in grado di spaziare tra argomenti diversi, adattando di volta in volta lo stile a seconda del committente che ha di fronte. Questo è possibile solo svolgendo uno studio puntuale e dettagliato dell’ambito che si andrà a trattare, nonché ponendo le domande giuste al cliente, cercando di captare il modo in cui si esprime e a quale risultato vuole arrivare con la pubblicazione dell’opera. La capacità di ascolto e l’empatia sono dunque altre due caratteristiche imprescindibili del ghostwriter.
Ciascun testo deve essere in grado di coinvolgere il lettore, indipendentemente da cosa tratti, e per fare ciò serve una buona dose di creatività, aspetto che può davvero fare la differenza tra un testo noioso o uno accattivante.
L’ingrediente primario però è la passione: un ghostwriter vuole essere tale in virtù del suo amore per la lettura e la scrittura, che lo porterà a dedicarsi con assiduità ai progetti che gli vengono commissionati. Si tratta in ogni caso di un lavoro, con delle scadenze precise, per cui un ghostwriter deve saper gestire la pressione e organizzare in maniera ottimale i suoi impegni, onde evitare la possibilità di non rispettare la data di consegna.  

Come diventare ghostwriter

L’ideale per cominciare a praticare la professione di ghostwriter è fare delle esperienze freelance, in modo tale da acquisire dimestichezza con i gusti e le idee degli altri, abituandosi a entrare nella mente delle persone per trasformare ciò che pensano in parole. Entrare in sintonia con il committente è fondamentale per la buona riuscita del lavoro.
In particolare, se si tratta di un’azienda per la quale si è stati chiamati a produrre contenuti, è importante capire esattamente il modo in cui comunica e si pone nei confronti dei suoi clienti prima di procedere. Avere sottomano un portfolio con lo storico dei lavori svolti consentirà al probabile futuro committente di capire se la persona che ha davanti potrebbe diventare un suo futuro collaboratore. Puntare sulla promozione è un altro step per farsi conoscere come ghostwriter, magari dedicando uno spazio sui propri social all’illustrazione della propria attività. Anche seguire pagine che trattano della professione può essere una soluzione per scoprire nuove opportunità di lavoro e tenersi sempre aggiornati. Le recensioni dei committenti per cui il ghostwriter ha lavorato sono un valore aggiunto, capace di aumentare la credibilità dello scrittore fantasma.   

Ghostwriter e autobiografie

Benché il ghostwriter spazi tra testi di vario genere, è noto soprattutto per la produzione di biografie o autobiografie, non solo di persone famose. Chi vuole creare questo tipo di prodotto non sempre è in grado di coinvolgere appieno il lettore, per cui si affida a un ghostwriter, capace di trascinare pagina per pagina il pubblico grazie a una scrittura fluida e appassionante. 

Bisogna stare attenti però a non cadere nella trappola di far diventare il testo un documentario, ricco di dettagli che potrebbero appesantire l’opera. Soffermarsi a lungo su di essi va bene solo se si riesce a mantenere viva la soddisfazione del lettore.

Prima di procedere con la stesura del romanzo autobiografico serve un incontro tra il committente e il ghostwriter, per definire lo stile da adottare e l’audience che si vuole raggiungere. In questa fase registrare l’audio dell’incontro si rivela una mossa efficace, così da non lasciare nulla al caso e incidere in maniera puntuale e indelebile le memorie del cliente. Si procede poi con la la definizione di scadenze e pagamenti. Dopodiché il ghostwriter si cimenta nel lavoro vero e proprio, disponendo i contenuti nella forma ritenuta più consona.