Klimt, alle origini di un mito

“Nell’ambito di un progetto culturale che vede Milano al centro del panorama dei grandi eventi espositivi internazionali, questa mostra rappresenta un capitolo di notevole qualità e importante significato. – dichiara l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno – I capolavori in mostra, infatti illustrano compiutamente diverse fasi della vita di Klimt e, accompagnati da una ricca documentazione, ricostruiscono il contesto di formazione della personalità dell’artista fin dalle sue prime esperienze giovanili”.

La mostra aperta dal 12 marzo al 13 luglio 2014 al Palazzo Reale di Milano, vede per la prima volta venti tra i più noti capolavori di Gustav Klimt. Dal 4 aprile, in alternativa ai soliti orari, è possibile visitarla anche il venerdì sera fino alle 22:30.

L’esposizione è realizzata in collaborazione con il Museo Belvedere di Vienna e curata da Alfred Weidinger, affermato studioso di Klimt e vicedirettore del Belvedere.

Come accennato il Palazzo Reale ospita nelle sue sale venti opere del maestro Viennese provenienti dai più importanti musei di tutto il mondo, inoltre si possono ammirare lavori di artisti a lui contemporanei, dai fratelli Ernst e Georg, per un totale di oltre 100 opere.

Tra i più celebri capolavori trovate: Adamo ed Eva, Giuditta II, Girasole Acqua mossa.

I soggetti principali dell’arte di Klimt sono i corpi femminili, raffigurati con il suo inconfondibile stile decorativo.

Prima della sua morte stava lavorando all’opera “Adamo ed Eva”, rimasta incompiuta.

Il dipinto dal soggetto biblico raffigura Eva in primo piano con il capo chino, un sorriso amorevole ed enigmatico sul volto, con il suo corpo, opulento e rilassato; alle sue spalle Adamo, quasi indistinguibile su di uno sfondo monocromo. A contrasto la parte inferiore è caratterizzata da decori floreali e animalier dorati, tipici dell’artista. Un’atmosfera, ricca di fascino e di bellezza, descrive l’armoniosa affinità spirituale di due amanti. Quasi a simboleggiare una vicina decadenza viennese Adamo ed Eva appaiono curiosamente apatici, ritratti tra la flora lussureggiante e la ricca fauna del Paradiso Terrestre.

Alle origini di un mito si propone di indagare i rapporti familiari e affettivi di Klimt, esplorando gli inizi della sua carriera alla Scuola di Arti Applicate di Vienna.