Un tour tra i posti più spaventosi del Mondo

Siete amanti dell’horror? Amate scoprire i posti più macabri del Mondo? Quello che fa per voi è il Tour dell’orrore, un viaggio speciale tra laghi ghiacciati colmi di resti umane, isole di bambole impiccate e terre abitate da serpenti letali.

Questi sono soltanto alcuni dei luoghi più spaventosi del nostro pianeta che si snodano dall’India al Brasile.
La lista dei luoghi più macabri è davvero lunga e all’interno di essa non può mancare il lago ghiacciato al cui interno sono stati ritrovati, durante un trekking su lago Roopkung dalla guardia forestale indiana, numerosi resti umani.
I corpi, secondo alcuni studiosi, risalgono al IX secolo e riportano sul capo delle ferite tondeggianti che gli scienziati hanno presunto fossero causate da una drammatica grandinata che colpì l’India in quel periodo.

Gli orrori sul territori indiano non finiscono qui. Nella regione indiana del Rajasthan è situato “il tempio dei ratti”, considerato meta di culto molto significativa nella cultura locale.
Migliaia di turisti approdano in questa località per ricevere la benedizione degli oltre 20mila ratti che corrono e si arrampicano sulle pareti del tempio.
Il movente che spinge migliaia di persone è forse quello di un’antica leggenda secondo la quale la divinità hindu Kami Mata si fosse reincarnata nei topi che i credenti sfamano ogni giorno.

A migliaia di chilometri di distanza dal macabro lago di Roopkung troviamo l’isola dei serpenti velenosi, situata in Brasile ad una passo dalla città di San Paolo. L’isola ospita circa 4 mila serpenti velenosi, i Bothrops Insularis, comunemente chiamati “ferri di lancia dorata”. L’isola venne chiusa dopo il sospetto di alcuni abitanti che un morso di serpente avrebbe causato emorragia cerebrale, insufficienza renale e necrosi muscolare.

Spostandoci più a Nord, in Messico, troviamo l’isola abitata dalle bambole. Nelle campagne dell’isola troviamo migliaia di bambole penzolanti dagli alberi. Tutto questo per ricordare una bambina annegata nel canale Xochimilco. Tormentato dal pensiero di non averla potuta salvare, il custode dell’isola iniziò ad appendere agli alberi dell’isola le bambole mutilate poi negli anni, secondo gli abitanti locali, dallo spirito della bambina che continua a muoversi sull’isola.