Vaccino antinfluenzale: tutto quello che c’è da sapere

Quali sono i rischi conseguenti alla vaccinazione antinfluenzale? Chi deve farla?

Nonostante alcune controindicazioni, i pro del vaccino antinfluenzale restano sempre maggiori dei contro. Vediamo allora quali sono le precauzioni e le cose da sapere.

È consigliabile fare il vaccino antinfluenzale tra metà ottobre e fine dicembre, che inizierà il suo effetto di protezione dopo due settimane dalla somministrazione.

La prima domanda è sempre: io mi devo vaccinare? Il sito ‘VaccinarSì’ della Società Italiana di Igiene risponde che non ci si deve sottoporre al vaccino antinfluenzale se si ha meno di sei mesi, se è già in corso una malattia che porta febbre alta o se si è allergici a qualche componente del vaccino stesso. È inoltre possibile vaccinarsi in caso di malattie di lieve entità, come raffreddori.

Una volta vaccinati i sintomi più comuni sono il lieve gonfiore e arrossamento della zona in cui viene fatta l’iniezione, e nei 42% dei vaccinati si presentano lievi sintomi simili a quelli influenzali.

Si stimano ogni anno circa 8000 morti dovuti all’influenza, mentre i casi di reazioni gravi al vaccino, che possono portare alla morte, si presentano in 2,6 persone ogni 10000, quindi in davvero rari casi.
Le persone che contraggono l’influenza e sono più a rischio di complicanze sono i soggetti over 65, con malattie preesistenti o donne in gravidanza. In quest’ultimo caso la Siti consiglia alle donne nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza di vaccinarsi, per tutelarsi da complicanze e tutelare il bambino fino ai 6 mesi.

Altrettanto indispensabile è la prevenzione, per prevenire l’influenza e la sua diffusione è necessario osservare delle buone norme comportamentali:

  • lavarsi spesso le mani,
  • non scambiare con nessuno bottiglie d’acqua o stoviglie,
  • evitare sbalzi di temperatura,
  • coprirsi la bocca e il naso nel tossire o nello starnutire,
  • favorire il ricambio d’aria negli ambienti chiusi o affollati,
  • in fine, in particolare per i bambini, è consigliabile rimanere in casa durante tutta la degenza.